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al testo di Silvana Sonno
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Le more Le more che il sole ha prosciugato tra le foglie accartocciate del rovo si protendono dai cigli del sentiero polveroso, come ricordi sbiaditi dalla memoria brulla di passati di ben altro turgore. Se le raccogli lasciano sui palmi un arido umore, e la spina è in agguato a punire l'impudente carezza dell'ultima viandante nell'estate che muore.
(slvana sonno)
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